Massaggio perineale
- Artemis con le donne
- 11 dic 2019
- Tempo di lettura: 3 min

Durante la gravidanza tutto il corpo della donna si modifica e si prepara per il parto.
I muscoli, le articolazioni, l’utero..tutti distretti cambiano per affrontare al meglio il travaglio di parto, anche quella zona a molte sconosciuta che viene definita pavimento pelvico.
Il pavimento pelvico costituisce il fondo del nostro bacino e svolge il ruolo di supporto degli organi e il controllo della continenza; permette il passaggio del feto durante il parto e ha un ruolo chiave nella riproduzione e sessualità.

E’ costituito da tre strati muscolari detti diaframma pelvico, diaframma uro-genitale e lo strato più esterno è detto Strato degli sfinteri o PERINEO.
Il perineo è la zona che si trova tra i genitali esterni e l’ano.

Proprio il perineo, durante il parto, è maggiormente a rischio a danni quali lacerazioni o tagli causati dall’episiotomia.
Il perineo se elastico e morbido, permetterà una migliore dilatazione e faciliterà i movimenti di progressione del bambino durante il parto riducendo il rischio di lacerazioni.
Per aumentare o migliorare l’elasticità di questi tessuti, si possono praticare gli esercizi di Kegel fin dall’inizio della gravidanza, associandoli alla respirazione.
Dalla 34°esima settimana di gestazione invece, è possibile iniziare il massaggio perineale.
E' consigliabile iniziare da sole il massaggio per prendere confidenza con questa tecnica e poi, se ve la sentite, potete farlo fare al vostro partner.
Conosciamo il perineo
I muscoli del perineo sono quelli che si attivano quando vogliamo trattenere la pipì.
Se volete provare a “sentirli” immaginate proprio di dover andare in bagno e di dover trattenere l’urina. Quando i muscoli sono contratti la pipì non esce, ma se le permettete di uscire allora il perineo è rilassato.
Per "vedere" i muscoli del perineo, provate a contrarli e rilassarli davanti ad uno specchio mentre siete comodamente sedute.
IL MASSAGGIO
Cercate un luogo comodo e tranquillo dove non vi sia il rischio di essere interrotte.
Prima di iniziare, svuotate la vescica e, se possibile, anche il retto.
Lavatevi sempre le mani.
Mettetevi comode: la posizione ideale è semi-sdraiata, con dei cuscini dietro la schiena per stare il più comode possibile.
Fate dei bei respiri profondi. Quando vi sentite pronte, togliete gli slip e iniziate a fare delle contrazioni con i muscoli pelvici.
Dopo un bel respiro profondo, rilassate completamente il perineo e, con olio di mandorle o di oliva iniziate a passare le dita tra la vulva e l’ano.
Provate a sentire come sono i tessuti, se sono tesi o morbidi, sentite la consistenza ed il tono.
Procedete con movimenti circolari intorno all'ingresso della vagina e attorno alle grandi labbra.
Quando ve la sentite, inserite un pollice, all'interno della vagina, fino alla prima falange, mentre il medio e l'indice sono sulla pelle vicino l'ano. Disegnate dei movimenti circolari lungo un semicerchio di un orologio immaginario che va dalle 3 alle 9. Esercitate anche una leggera pressione verso l'esterno con il pollice (nella stessa direzione in cui spingerà la testa fetale uscendo per intenderci).

Successivamente portate all'interno della vagina tutto il pollice, fate un bel respiro e, quando siete pronte esercitate una pressione sempre un po' più forte, seguendo lo stesso orologio immaginario di prima, quindi in direzione 3-9.
Quando la pressione comincia a darvi fastidio, non andate oltre ma cercate di mantenerla per qualche secondo. Rispettate sempre il vostro corpo e le sensazioni che sentite.
E' probabile che l'ano per reazione, si contragga. Cercate di respirare con calma e rilassarvi per inibire questo riflesso naturale. Provate a familiarizzare con le sensazioni del perineo contratto e rilassato, in modo tale da acquisire una capacità di controllo durante il parto.

Ultima tecnica: le pressioni con il pollice vanno solo verso l'esterno, simulando il movimento della testa del bambino che spinge per nascere.
Tempistiche
Fino alla 37a settimana è consigliabile praticarlo almeno 2 volte a settimana per 5-10 minuti. E’ molto probabile che inizialmente sentiate fastidio o bruciore poichè i tessuti non sono abituati: aumentate gradualmente il tempo del massaggio.
Dopo la 37° praticatelo 4-7 giorni a settimana per 10 minuti.
Non ci sono controindicazioni per il massaggio se non malattie infettive con e senza lesioni lesioni.
Importantissima è l’igiene delle mani e dei genitali: anche se non si arriva al collo dell’utero, bisogna lavarsi sempre le mani per evitare che i batteri risalgano lungo il canale vaginale.
Presenza di cicatrici da parti pregressi
Se c'è una vecchia cicatrice perineale (magari per un precedente parto con episiotomia), il massaggio si può fare lo stesso, e la cicatrice va massaggiata in modo più preciso tra pollice ed indice per ammorbidirla, con dei movimenti circolatori.
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