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  • Immagine del redattoreArtemis con le donne

Diabete in gravidanza: il ruolo del nutrizionista.

Ciao a tutti, sono Sarah Branchesi, Nutrizionista e sono stata invitata dalla Dott.ssa Camilla Di Battista in questo blog a parlarvi di diabete gestazionale. Diabete gestazionale probabilmente è un termine che avrete già sentito, ma sapete veramente di cosa si tratta? Il diabete è una malattia che causa livelli di zucchero (detto glucosio) nel sangue più alto rispetto normale. Si dice gestazionale quando questa situazione viene diagnosticata in gravidanza.


Tutte possono svilupparlo, infatti durante la gravidanza avvengono alcuni cambiamenti come: la produzione di ormoni e l’aumento di peso che possono causare una ridotta risposta delle cellule all’insulina e di conseguenza lo svilupparsi del diabete.

Questa patologia scompare dopo il parto, ma è comunque pericolosa sia per la madre, che rischia: - Aumento della pressione; - Parto difficile e pericoloso; - Gestosi; - Aumentata predisposizione ad avere successivamente il diabete di tipo 2;

sia per il suo bambino che va incontro al rischio di: - Nascita prematura; - Ipoglicemia (bassi livelli di glucosio nel sangue) subito dopo la nascita - problemi respiratori; - Maggiore rischio di obesità e di diabete di tipo 2 in età adulta.

Nonostante il fatto che il diabete gestazionale possa colpire ogni donna esistono dei fattori che ne aumentano il rischio, come: - L’obesità (quando l’indice di massa corporea è superiore a 30); - Avere avuto un precedente parto con un neonato dal peso di 4.5 kg o più; - Avere avuto una precedente gravidanza con diabete gestazionale; - Avere familiari con diabete; - Appartenere alle etnie sud asiatiche, cinesi, afro-caraibiche o mediorientali.

Durante la prima visita il ginecologo farà alcune domande e se sono presenti uno o più di questi fattori di rischio si procederà con il test di controllo (screening). Per ridurre le complicanze e per salvaguardare la salute della madre e del neonato è fondamentale innanzitutto tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue e quindi il ruolo del Nutrizionista è di grande importanza.


La dieta elaborata dal Nutrizionista dovrà essere personalizzata, dovrà garantire il giusto apporto calorico ed inoltre dovrà rispettare le seguenti linee guida per mantenere costanti i livelli di glicemia:

- Mangiare regolarmente (almeno tre pasti al giorno evitando di saltare i pasti); - Mangiare preferibilmente alimenti integrali, cereali a chicco, fagioli, lenticchie, che rilasciano lentamente il glucosio e consentono di mantenere livelli minori di glicemia;

- Mangiare cinque porzioni al giorno di frutta e verdura;

- Evitare cibi ricchi di zucchero (come torte, caramelle, biscotti, bibite e bevande zuccherate);

- Mangiare ad ogni pasto cibi ricchi di proteine, prediligendo quelle vegetali ed il pesce azzurro.


Inoltre è importante che il nutrizionista insegni alla futura mamma non solo quali sono i cibi sì e no in gravidanza, ma anche a leggere le etichette di cibi e bevande, per essere consapevoli che succhi di frutta e frullati contengono comunque zuccheri, anche se riportano l'indicazione "senza aggiunta di zucchero”. Anche spronare a mantenere una attività fisica regolare è molto importante per ridurre i livelli di glicemia, si consiglia in linea generale, di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata, come camminata veloce o nuoto (anche se questa indicazione può variare da donna a donna e dal suo livello di allenamento, sarà il medico poi a fornire una informazione più mirata riguardo gli esercizi che si possono praticare durante la gravidanza).

Come sempre la collaborazione tra professionisti si rivela essere l’arma vincente, poiché tutte queste indicazioni dovranno essere e implementate o modificate in seguito al parere di ostetrica e ginecologa, che controlleranno i livelli di glucosio nel sangue durante la gravidanza e valuteranno, se necessario, di ricorrere all'uso di farmaci qualora la sola nutrizione non dovesse bastare.

In ogni caso, generalmente, dopo il parto è improbabile che sia necessario continuare ad assumere farmaci, questi verranno sospesi appena partorito e si procederà a monitorare i livelli di glicemia della madre e del neonato per uno o due giorni, se entrambi sono in buona salute, potranno tornare a casa dopo 24 ore, ma si consiglia comunque di effettuare test annuali per il diabete perché una volta avuto il diabete gestazionale, si ha un rischio aumentato di sviluppare il diabete di tipo 2.

Anche se ad oggi il diabete gestazionale può essere trattato efficacemente dagli esperti si consiglia sempre la prevenzione che risulta la strategia migliore, quindi se state pianificando una gravidanza cercate di ridurre la probabilità di problematiche lavorando sul mantenimento del giusto peso corporeo (o sul perdere peso in caso di sovrappeso e obesità) e su un corretto stile di vita come una alimentazione sana e una buona attività fisica per migliorare la sensibilità delle cellule all'insulina e aiutare a mantenere la glicemia bassa. Ricordiamoci che di corpo ne abbiamo solo uno, trattiamolo con rispetto.

Dott.ssa Branchesi Sarah Biologa Nutrizionista

www.sarahbranchesi.com

Instagram: @nutrizionistasarahbranchesi

Youtube: Nutrizionista Sarah Branchesi

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