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  • Immagine del redattoreArtemis con le donne

ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

Perché è così importante assumere acido folico già da prima della gravidanza? Che funzione ha questa molecola?

L'acido folico o folina, fa parte del complesso della vitamina B ed è anche conosciuto con il nome di vitamina B 9. Il termine folico deriva dal latino folium, foglia, dove infatti è stato isolato per la prima volta negli anni '40, per la ricerca di una cura contro l'anemia. Ha un ruolo fondamentale nella ematopoiesi (produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo), nello sviluppo e nel funzionamento del sistema nervoso centrale e nella sintesi, riparazione e metilazione del DNA, in particolare, durante intense replicazioni cellulari come nel caso della formazione embrionale. Nell’età adulta la carenza di acido folico può essere causata sia da insufficiente apporto nutritivo, sia da alterazioni nei meccanismi di trasporto. Questo può comportare: anemia macrocitica cui si può accompagnare leucopenia e trombocitopenia, alterazioni della cute e delle mucose e disturbi gastrointestinali (malassorbimento e diarrea), cancro e disturbi cardiovascolari.

Perché assumerlo 30 giorni prima del concepimento?

Per le donne che decidono di avere un bambino, si raccomanda di assumere un supplemento acido folico di 400 µg (0,4 mg) al giorno da 30 giorni prima, fino a 3 mesi dopo il concepimento. Numerosi studi hanno dimostrato, infatti, che la supplementazione di acido folico durante la gravidanza è efficace nella prevenzione primaria dei difetti del tubo neurale permettendo una riduzione del rischio anche fino al 70%. In gravidanza, la carenza di Acido Folico è stato associato a difetti di chiusura del tubo neurale, che si chiude verso il 17-29 giorno dal concepimento quando molte donne ancora non sanno di essere incinta. Per prevenire queste patologie embrio-fetali, si interviene appena la coppia decide di affrontare una gravidanza.

I difetti di chiusura del tubo neurale sono un gruppo di malformazioni congenite multifattoriali con una forte componente di predisposizione genetica, per cui non sono causate prettamente dalla carenza di folati nella donna. La forma più conosciuta è la Spina Bifida, un difetto “aperto” caratterizzato dall’esposizione del tessuto nervoso, del midollo spinale e delle meningi nella zona caudale del tubo neurale. La sintomatologia associata a questa malformazione è piuttosto severa e può comprendere la paralisi degli arti inferiori, l’incontinenza vescicale, il ritardo psicomotorio e alcune deformità scheletriche. I bambini affetti da Spina Bifida posso sopravvivere fino all'età adulta.

Un'altra forma di difetto di chiusura del tubo neurale è l'Anencefalia: patologia caratterizzata dalla mancata chiusura della parte superiore del tubo neurale da cui si sviluppa la volta cranica. Con questa malformazione, il cervello non si sviluppa completamente per cui i bambini non sopravvivono alla nascita.

Per altre malformazioni congenite le evidenze scientifiche hanno dimostrato che, attraverso la supplementazione con acido folico, sono meno robuste, e indicano una riduzione del rischio del 30-50%, per i difetti di riduzione degli arti, malformazioni dei tratti urinario e digestivo, labiopalatoschisi con o senza palatoschisi, e alcune cardiopatie congenite.

Le Linee Guida raccomandano una supplementazione di 4-5mg/die per le donne con precedente figlio con anomalie malformative o che che fanno uso di farmaci antiepilettici o antagonisti dei folati; che sono affette da anemia megaloblastica, diabete insulino-dipendente, obesità.

Perchè fino a 3 mesi dopo il concepimento?

Molti studi scientifici affermano che l'acido folico, ha un ruolo nella formazione e nel corretto impianto della placenta, riducendo il rischio di ipertensione materna, anomalie placentari, IUGR, parto pretermine ecc. Le linee guida ne raccomandano l'assunzione almeno fino ai tre mesi, i ginecologi però fanno continuare la terapia fino al puerperio per ridurre l'incidenza di emorragia post-partum.


Secondo i LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti), le dosi giornaliere ottimali di acido folico (in microgrammi) sono (i valori si riferiscono rispettivamente a femmine e maschi):

· 14-18 mcg (dalla nascita a 3 mesi);

· 22-25 mcg (3-6 mesi);

· 29-32 mcg (6-9 mesi);

· 32-36 mcg (9 mesi – 1 anno);

· 43-46 mcg (1-3 anni);

· 63-66 mcg (4-6 anni);

· 90 mcg (6-9 anni);

· 200 mcg (dai 10 anni in poi).

· Prima di una gravidanza: 400 mg/die;

· Durante la gravidanza almeno fino al terzo mese: 0,6 mg/die. Molti ginecologi fanno continuare la terapia per prevenire l'emorragia post-parto;

· Durante l'allattamento: 0,5 mg per ripristinare le perdite che avvengono con il latte materno.

Prima di parlare di dieta alimentare, occorre fare una distinzione tra i folati e l'acido folico. Comunemente utilizziamo entrambi i termini come sinonimi ma in realtà sono due molecole diverse: I folati vengono introdotti attraverso la normale alimentazione, mentre assumiamo l’acido folico quando prendiamo degli integratori che lo contengono o ingeriamo dei cibi fortificati con questa vitamina.


In quali alimenti troviamo i folati?


I folati si trovano in abbondanza nelle verdure a foglia verde, negli agrumi, legumi, cereali, frutta fresca e frutta secca. Per quanto riguarda i cibi di origine animale, il fegato (sconsigliato in gravidanza per l'elevata quantità di vitamina A) e altre interiora hanno contenuti piuttosto elevati di folati, come pure alcuni formaggi, da consumare però in porzioni limitate e non frequenti. Anche le uova hanno buoni contenuti di folati, ma il consumo massimo consigliato è di 2-3 volte alla settimana.

Altri cibi contenti folati sono:

· asparagi

· broccoli

· carciofi

· cavolini di Bruxelles

· cavolfiori

· agrumi (arance, clementine, mandarini)

· fragole

· kiwi

· frutta secca (noci, mandorle, nocciole)

· avocado

· agretti

· bieta

· legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli)

· indivia

· lattuga

· pane e pasta integrali

· rucola

· pomodorini

· spinaci

La cottura degli alimenti riduce del 50% la presenza dei folati e di altre vitamine nei nostri cibi, ecco che allora gli esperti suggeriscono di assumere integratori o alimenti fortificati con acido folico in caso di necessità. Le verdure possono anche essere mangiate crude ma devono essere disinfettate molto bene o con bicarbonato o con disinfettanti chimici.

Per quanto riguarda l'assunzione di Acido Folico attraverso gli integratori, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha inserito questi farmaci con un dosaggio di 0,4 mg di acido folico in fascia A, cioè in regime di esenzione "per la profilassi dei difetti dello sviluppo del tubo neurale in donne che stanno pianificando la gravidanza".

E' sufficiente, quindi, la prescrizione da parte del medico curante per acquistarli pagando solo il ticket previsto dalla propria Regione.




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