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  • Immagine del redattoreArtemis con le donne

Il dolore del parto e le sue funzioni

Noi donne passiamo parte della nostra vita a chiederci: "Perché siamo nate per soffrire?".

Il dolore delle mestruazioni, il dolore del travaglio, il dolore del parto. Tutti i processi fisiologici dovrebbero essere esenti dal dolore tranne il travaglio e il parto.


E' inutile convincerci che il parto è indolore e, proprio per questo, può essere utile dare una spiegazione del perché ha una sua funzione e importanza.


Il dolore è "una percezione sensibile con reazione attiva a contenuto emozionale" vuol dire che è diverso da persona a persona in base a come viene elaborato e vissuto.



Durante il travaglio la donna è soggetta a modificazioni corporee dalle quali derivano le sensazioni nocicettive:

- Stiramento e micro lacerazione del collo uterino,

- Stiramento del segmento inferiore uterino, dei legamenti e degli annessi uterini,

- Compressione dei nervi sacrali e delle articolazioni del bacino,

- Distensione e lacerazione del perineo e vulva.


Come sappiamo, il travaglio è caratterizzato da onde uterine regolari e intense per cui il dolore non è continuo ma intermittente cadenzato da pause.


Tra le pause e le onde uterine avviene un gioco di equilibri ormonali che vede partecipare estrogeni, progesterone, prostaglandine, cortisolo, catecolammine, endorfine, ossitocina, prolattina e vasopressina.


Durante il travaglio, il dolore essendo a onde, mette la donna in una situazione di stress acuto con cui vengono prodotti picchi di catecolammine, cortisolo e vasopressina che a loro volta stimolano la produzione di endorfine e ossitocina, gli ormoni del piacere e dell'amore =

il picco doloroso della contrazione manda la donna in uno stato di trance e benessere durante le pause.


Viene prodotta anche la prolattina, ormone implicato nell'istinto materno, quindi il dolore prepara la mamma a separarsi, ad accettare, proteggere e accudire il proprio figlio.


Il dolore è anche espressione di sfogo per la sofferenza emotiva data dalla separazione tra la mamma e il figlio.


Per ultimo, il dolore provato durante il periodo espulsivo permette di accogliere con tenerezza, amore e gratitudine il bambino, tanto da dimenticarsi del parto stesso.



Le endorfine stimolate dalle onde uterine, arrivano anche al bambino e, insieme all'adrenalina fetale, lo proteggono dal dolore.


La funzione del dolore dell'onda uterina è quella di proteggere il corpo da danni, dall'apertura del proprio corpo per dar spazio alla nascita. Il dolore è una guida per la donna, per proteggersi con il movimento, con le posizioni antalgiche (che le fanno sentire meno dolore). Muovendosi e ascoltando il proprio corpo, la donna protegge se stessa e il bambino da compressioni sulla testa, asfissia e stress.



Tutti questi meccanismi avvengono solo se la donna non viene disturbata.

Disturbare la donna porta all'attivazione del sistema simpatico, il sistema razionale che blocca la produzione di endorfine, ossitocina e prolattina.


L'ambiente, la preparazione della donna, gli operatori sanitari, il sostegno del padre possono influire sull'intensità del dolore.

La donna deve essere protetta durante il travaglio poiché uno stato di allerta, ansia o paura, alterano gli equilibri ormonali.


Vediamo alcuni fattori che aumentano il dolore:

- Mancato rilassamento nelle pause,

- Ambiente stimolante con luci accese o forti, porte aperte, nessuna privacy, persone estranee,

- Aspettative o racconti negativi sul dolore,

- Soglia bassa del dolore,

- Mancanza di movimento libero,

- Assenza di sostegno emotivo

- Ansia, tensione, paura,

- Medicalizzazione del parto : ossitocina, rottura artificiale delle membrane, dilatazione manuale del collo uterino, ecc. ,

- Tensioni perineali.


Cosa può ridurre il dolore:

- Movimento e bacino mobile,

- Tono perineale buono

- Soglia alta del dolore,

- Sostegno emotivo,

- Ambiente tranquillo, sicuro, protetto.

- Luci soffuse, musica rilassante,

- Preparazione psicologica della mamma, fiducia e accettazione del dolore,

- Conduzione ostetrica conservativa,

- Rilassamento profondo nelle pause,

- Espressione comportamentale libera

- Periodo espulsivo spontaneo con spinte involontarie.


Sentirsi libere di esprimersi, di urlare, di vocalizzare, di muoversi, di fare tutto quello che desiderate, da sfogo a quello che state provando. Permette al vostro corpo di liberarsi di ogni tensione.

Date via libera alla cascata di endorfine, l'ormone del piacere.



(Immagini prese dal web)


Bibliografia:

"Voglia di parto" - V. Schmid. Terra Nuova edi. 1a edizione 2017.

"Fisiologia della nascita" - R. Spandrio, A, Regalia, G. Bestetti. Carocci Faber, 1a edizione 2014

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